Palazzo Manzone

Piana degli Albanesi

Ubicato nella via intestata al Conte Manzone, il palazzo è sorto nel 1818 grazie alla generosità del Conte Tommaso Manzone il quale, con un suo testamento segreto del 1893, nominava eredi universali dei suoi beni gli asili rurali ed urbani di Palermo, con l’obbligo che la loro amministrazione avesse sede a Piana degli Albanesi (all’epoca Piana dei Greci) in quanto patria della stessa famiglia Manzone. Lo scopo era quello di costruire un asilo infantile capace di accogliere almeno cinquanta bambini. Il palazzo, vicinissimo alla collina nominata Sheshi, fu costruito a varie riprese senza unità di architettura e di disegno. Disponeva di 12 stanze destinate a vari usi tra cui la ricreazione, la cucina, il refettorio, il lavatoio. Proprio nella sala della ricreazione, attaccata alla parete vi è il ritratto dello stesso fondatore accanto al suo avo Federico e a quello della nonna in abito albanese, la signora Luisa Brancato, a cui oggi è stata dedicata la Salita Brancato adiacente alla Chiesa della SS. Odigitria. Il palazzo Manzone è recentemente entrato a far parte del patrimonio immobiliare del Comune.